Progetto per una matematica accessibile a tutti: a Torino ci stanno arrivando!

Si è svolta presso il Dipartimento di Matematica G.Peano dell'Università di Torino nei giorni 2-3-4 settembre l'edizione sperimentale del "Corso di trascrizione tiflodidattica di testi contenenti formule" nell'ambito della Convenzione tra l'I.Ri.Fo.R. e l'Università di Torino.

La Convenzione si fonda, da parte dell'Università di Torino, sul "Progetto di ricerca per l'individuazione, l'utilizzo, la diffusione e lo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la partecipazione attiva agli studi universitari da parte di giovani con disabilità e DSA, nell'ottica dei principi dell'accessibilità universale, della personalizzazione didattica e dell'inclusione" (coordinatrici: Prof.ssa Anna Capietto - docente di Analisi Matematica e Referente per la disabilità nel Dipartimento di Matematica G. Peano dell'Università di Torino - e Prof.ssa Marisa Pavone - docente di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione e Delegata del Rettore per la disabilità nell'Università di Torino).

Il corso è stato costituito da una parte (40 ore) online, tenuta dal dott. Mirko Montecchiani attraverso la piattaforma Moodle dell'I.Ri.Fo.R. e da una parte (16 ore) tenuta in presenza dalla prof. Anna Capietto, il dott. Nadir Murru e la dott. Tiziana Armano dell'Università di Torino.

Il corso si è posto l’obiettivo di formare figure professionali, già operanti nel campo della tiflodidattica, all’adattamento e alla trascrizione di testi contenenti formule, affinché questi ultimi possano essere fruiti da alunni e studenti con disabilità visiva. L’edizione sperimentale di questo corso ha avuto inoltre l’obiettivo di valutare il percorso formativo proposto ai corsisti e gli strumenti didattici messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi appena descritti. Il corso ha visto la partecipazione di 7 esperti; più precisamente, due trascrittori, due insegnanti di sostegno, un insegnante curricolare nel settore della matematica e due assistenti all'autonomia.

E' ben noto il problema dell'accessibilità da parte di disabili visivi di testi digitali (non solo scolastici) contenenti formule, grafici e tabelle. Le tecnologie assistive sono infatti adatte a maneggiare strutture unidimensionali (come ad esempio il normale testo), mentre incontrano difficoltà in presenza di strutture bi-dimensionali (come ad esempio una formula matematica).

Sono disponibili (sul mercato o a titolo gratuito) strumenti informatici che consentono di affrontare tale problema; alcuni di essi necessitano validazione/sperimentazione/aggiornamento. Ad esempio, alcuni utili software sono nati sulla base di progetti poi conclusisi (e non sono dunque aggiornati), altri necessitano un adattamento in vista del trattamento di testi in lingua italiana, altri richiedono alcune conoscenze informatiche non elementari o semplicemente sono poco conosciuti. Nel corso è stata anzitutto fornita una panoramica delle strumentazioni software disponibili a livello internazionale; esse sono state in seconda battuta discusse e valutate con i corsisti. Dal punto di vista informatico è stata svolta una formazione sull’esistenza e corretto uso delle attuali tecnologie per la produzione di materiale didattico accessibile a studenti con disabilità visiva. In particolare, è stata posta attenzione alla creazione di documenti Word e PDF che siano facilmente navigabili e consultabili. Nel caso specifico della realizzazione di formule accessibili sono state mostrate diverse tecniche che coinvolgono software quali MathType e linguaggi di markup quali il MathML. Sono stati inoltre esplorati software specifici come il pacchetto Infty e il software Lambda. Il primo trova la sua utilità nel trasformare documenti PDF già esistenti (anche con formule) in un formato accessibile. Il secondo è un software appositamente studiato per disabili visivi sia per la lettura che la scrittura di documenti contenenti formule. E' stato individuato nel linguaggio LaTeX il mezzo per sviluppare la produzione e trascrizione di testi con formule accessibili. Il LaTeX è un linguaggio di marcatura ampiamente diffuso nell'ambiente scientifico per la realizzazione di testi con formule. Lo studente disabile visivo, conoscendo i comandi del linguaggio LaTeX, può leggere le formule contenute nel documento. Inoltre, esistono software che incrementano ulteriormente l'accessibilità di tale linguaggio, convertendo direttamente i comandi LaTeX delle formule nei simboli braille matematici corrispondenti o fornendone la traduzione in un linguaggio più naturale. In secondo luogo, il linguaggio LaTeX è facilmente convertibile in altri linguaggi di marcatura (ad esempio il linguaggio HTML) fornendo diverse possibilità di realizzazione di testi accessibili, in base alle esigenze dell'utente finale. Infine, vista la sua larga diffusione nell'ambiente scientifico, a livello universitario è facilmente pensabile di trovare molto materiale didattico (in particolare nelle facoltà scientifiche) che sia stato prodotto usando il LaTeX.

Durante il corso si è posto l'accento sul fatto che le tecniche sopra illustrate vanno studiate grazie alla collaborazione con disabili visivi che, nella qualità di sperimentatori, ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo della ricerca. Infatti, la conoscenza e l’uso delle tecnologie assistive da parte di una persona normo-vedente non sarà mai confrontabile con quella sviluppata da persone che utilizzano quotidianamente sintesi vocale e barra braille.

Il progetto "Per una matematica accessibile e inclusiva" (www.integr-abile.unito.it) prevede che i risultati, anche se non completi, della ricerca (pura e metodologica) siano, e già lo sono, fin da subito condivisi con tutti i soggetti coinvolti, al fine di fornire testi contenenti formule in formato accessibile a disabili visivi, nella scuola e nell'Università.

Il corso ha permesso la condivisione con professioniste decisamente motivate e portatrici di pluriennale esperienza su questioni molto importanti. La ricerca che si svolge in università ha estrema necessità di tale confronto con chi opera quotidianamente con disabili visivi; d'altro canto, i nostri sperimentatori (Silvia Battaglio, Sara Kobal e Angelo Panzarea) rappresentano una importante 'testa di ponte' per tutti i disabili visivi, magari più giovani e meno esperti.

Nell'ambito della formazione universitaria sarà possibile, auspicabilmente non solo a Torino, consentire a disabili visivi il diritto allo studio anche di materie tecnico/scientifiche. Laureati, anche disabili, così formati potranno affacciarsi al mondo del lavoro proponendosi alle aziende come risorse ad alta qualificazione realmente efficaci (Progetto DAPARI - Disabilità in Azienda, Professionalità Avanzata, Ricerca e Integrazione).

Docenti e corsisti auspicano che occasioni come quella appena conclusasi possano rappresentare anche una occasione di confronto e scambio tra persone che operano con disabili visivi in diverse regioni italiane.

(A nome del gruppo di progetto I.Ri.Fo.R.-Unito)
Anna Capietto
docente di Analisi Matematica e referente per la disabilità nel
Dipartimento di Matematica G.Peano

Università di Torino